L’ILE DES CHARMES I AND II, lambda print on aluminum, cm 75×100, 2010/2016
L’opera è un dittico: ispirato allo stesso isolotto dell’Isola dei morti di Bocklin.
Nel primo una dama, fatta di coralli e alghe con testa di peonia, si avvia verso la fessura che sembra aprirsi in una luce dorata nell’isola.
Nella seconda l’ispirazione va all’Ile des charmes e a L’ Isola dei giocattoli di Alberto Savinio, dove tra labirinti vegetali e caramelle che sembrano tracciare un percorso, gli occhi dello spettatore vengono guidati verso la fessura che si apre nell’isolotto. Le foto delle rocce e l’isolotto sono state scattate a Capri, che secondo alcuni potrebbe essere proprio il luogo di ispirazione di Bocklin per L’isola dei morti.
This diptych was inspired by the same islet that inspired Arnold Bocklin’s Isle of the Dead.
On the first panel, a lady composed of coral and algae with a peony head, starts towards the crevice that appears to open up in a golden light emanating from the island.
On the second panel, inspiration derives from L’ Ile des charmes and The Island of Toys by Alberto Savinio, in which, between vegetable labyrinths and candies that seem trace a path, the viewer’s eyes are guided toward the crevice that opens into the islet. The photos of the rocks and islet were taken on Capri, which some believe could have been Bocklin’s inspiration for The Isle of the Dead.